LE PAROLE CHE ABBIAMO IMPARATO SULLA GENETICA...
Individui OMOZIGOTI:
LINEE PURE:
DOMINANTE:
RECESSIVO:
Individui ETEROZIGOTI:
IBRIDI:
FENOTIPO:
GENOTIPO:
LINEE PURE:
DOMINANTE:
RECESSIVO:
Individui ETEROZIGOTI:
IBRIDI:
FENOTIPO:
GENOTIPO:
COME FUNZIONA LA TRASMISSIONE DEI CARATTERI IN UNA FAMIGLIA DI ESSERINI?
CHI SONO GLI ESSERINI?
QUALE è IL FENOTIPO CHE ABBIAMO ANALIZZATO? E QUALI SONO I GENOTIPI CHE POSSONO AVERE I GENITORI?
FACCIAMO UN ESEMPIO: MAMMA ETEROZIGOTE E PAPA' OMOZIGOTE RECESSIVO
(di che colore possono essere le pance dei figli? quali genotipi ci possono essere? se guardi le pance dei figli sei sicuro di sapere che genotipo hanno?)
FACCIAMO UN ALTRO ESEMPIO: MAMMA OMOZIGOTE DOMINANTE E PAPA' OMOZIGOTE RECESSIVO
(di che colore possono essere le pance dei figli? quali genotipi ci possono essere? se guardi
le pance dei figli sei sicuro di sapere che genotipo hanno?)
QUALE è IL FENOTIPO CHE ABBIAMO ANALIZZATO? E QUALI SONO I GENOTIPI CHE POSSONO AVERE I GENITORI?
FACCIAMO UN ESEMPIO: MAMMA ETEROZIGOTE E PAPA' OMOZIGOTE RECESSIVO
(di che colore possono essere le pance dei figli? quali genotipi ci possono essere? se guardi le pance dei figli sei sicuro di sapere che genotipo hanno?)
FACCIAMO UN ALTRO ESEMPIO: MAMMA OMOZIGOTE DOMINANTE E PAPA' OMOZIGOTE RECESSIVO
(di che colore possono essere le pance dei figli? quali genotipi ci possono essere? se guardi
le pance dei figli sei sicuro di sapere che genotipo hanno?)
CHI è COSTUI????????
GREGOR MENDEL
Gregor Johann Mendel nacque a Heinzendorf il 22 giugno 1822 come figlio di una famiglia di contadini. Fin da piccolo Mendel sognò di uscire dall'ambiente rurale e i suoi risultati eccellenti a scuola gli permisero di frequentare prima il ginnasio e poi, a partire dal 1840, l'università. Le sue passioni furono la matematica, la botanica e la meteorologia. Ma la sua famiglia non aveva i mezzi economici per aiutarlo negli studi e nonostante gli ottimi voti ottenuti nei primi due anni dell'università e nonostante tutti i suoi tentativi di autofinanziare i suoi studi fu costretto ad abbandonare l'università nel 1843.
Fu proprio la fame a spingerlo a seguire il consiglio del suo professore di fisica: chiedere di poter entrare nel monastero San Tommaso dei frati agostiniani a Brno. La vita nel monastero rappresentò per Mendel una vera svolta: i monaci agostiniani di Brno
consideravano lo studio la più alta forma di preghiera e privilegiarono così l’impegno accademico di Mendel che, dal 1845 al 1848, studiò teologia, matematica e biologia all'università teologica di Brno. Era convinzione di Mendel che "le forze della natura agiscono secondo una segreta armonia che è compito dell'uomo scoprire". Nel 1847 venne ordinato sacerdote, ma i suoi superiori avevano capito che i suoi interessi andavano più verso la scienza che al sacerdozio e gli procurarono un posto come insegnante ausiliario al ginnasio di Brno.
Tra il 1851 e il 1853 il suo abate gli dette l'occasione di studiare all’Università imperiale di Vienna dove Mendel divenne assistente all’istituto di fisica, un ruolo riservato agli studenti migliori. Ritornato a
Brno Mendel ricominciò a lavorare come insegnante del ginnasio e cominciò, a partire dal 1856, a coltivare e analizzare in sette anni di esperimenti le piante di piselli cercando di capire come si trasmettono certe caratteristiche delle piante da una generazione a quelle successive. L'elaborazione dei suoi dati lo portò infine a formulare le famose "Leggi dell'Ereditarietà di
Mendel".
Nel 1868 divenne abate del suo monastero e fu coinvolto, negli ultimi anni della sua vita, in una aspra polemica con il governo di Vienna su delle nuove tasse sui monasteri che Mendel si rifiutò di pagare. All'inizio del 1883 si ammalò gravemente di idropisia. Morì il 6 gennaio del 1884 a Brno.
Le sue ricerche
Coltivando e analizzando in anni di paziente lavoro circa 28.000 piante di piselli, incrociandoli tra di loro e osservando il loro sviluppo e le loro caratteristiche, Mendel riuscì a stabilire alcune leggi fondamentali sull'eredità dei caratteri che, nonostante tutte le imperfezioni del suo lavoro, segnarono la nascita della scienza della genetica. Inoltre, Mendel fu il primo ad usare metodi statistici nella conduzione e nell'analisi delle sue ricerche.
Nel 1865 Mendel presentò i risultati del suo lavoro per la prima volta pubblicamente. Ma il mondo scientifico europeo non capì, con pochissime eccezioni, le scoperte e le teorie del monaco austriaco, la sua portata e le sue possibili conseguenze. Solo nel 1900, a 16 anni dopo la morte di Mendel, tre scienziati, l'olandese Hugo de Vries, il tedesco Carl Correns e l'austriaco Erich Tschermak, trovarono le prime conferme alle teorie di Gregor Mendel che, tra l'altro, costituirono una importante componente aggiuntiva per avvalorare la teoria dell'evoluzione di Charles Darwin, formulata per la prima volta nel 1859 e anch'essa guardata all'inizio dal mondo scientifico con diffidenza e rifiuto.
LE TRE LEGGI DI MENDEL:
1.Legge della dominanza (o legge della omogeneità di fenotipo):
gli individui nati dall'incrocio tra due individui omozigoti che differiscono per una coppia allelica, avranno il fenotipo dato dall'allele dominante. Con significato più ampio rispetto al lavoro di Mendel, può essere enunciata come legge dell'uniformità degli ibridi di prima generazione.
2.
Legge della segregazione (o legge della disgiunzione):
ogni individuo possiede due fattori per ogni coppia di alleli, uno paterno e uno materno. Quando si formano i gameti i fattori si dividono e ogni gamete possiede uno solo dei fattori.
3.
Legge dell'assortimento indipendente (o legge di indipendenza dei caratteri):
gli alleli posizionati su cromosomi non omologhi si distribuiscono in modo casuale nei gameti.
a cura di Francesca Elena